Nell'articolo precedente, abbiamo dato un'occhiata ad una panoramica sugli strumenti maggiormente impiegati nell'ambito del content marketing e alle idee dei marketer di successo.
In questo articolo, invece, esploreremo più in dettaglio quali siano i trend a cui prestare attenzione nel 2021.
Il content marketing consiste tanto nell'osservare le tendenze quanto nel creare e condividere contenuti.
Nel 2014, vari social media stavano diventando un luogo su cui pubblicare i propri contenuti. E nel 2021? Non c'è paragone: Facebook è il principale canale di distribuzione dei contenuti.
Ma la semplice pubblicazione non è sufficiente. Bisogna promuovere e misurare. Sette anni fa, un misero 25% dei marketer misurava le proprie campagne di social media a livello di singoli pezzi di contenuto.
Se non state monitorando i vostri contenuti, potreste anche buttare il vostro budget di marketing fuori dalla finestra.
Tutti i grandi marketer misurano, gestiscono e modificano. E non sto parlando solo di clic, like e preferiti (spesso indicati come metriche di vanità).
Oggi, si tratta più di commenti, condivisioni su più canali, discussioni e azioni (o vera e propria interazione con i contenuti) e conversioni.
Il 56% dei marketer si affida alle metriche di engagement per determinare il successo della campagna, mentre un buon 21% si concentra sui dati di conversione.
Tra i vari servizi di analisi e le funzionalità integrate delle piattaforme di social media come Instagram Insights, avete gli strumenti per raccogliere, analizzare e utilizzare i dati che contano. Perciò usateli.
Il video è la forma di media numero uno nel marketing dei contenuti.
In effetti, è stata la risposta più frequente alla domanda su cosa i marketer intendano aggiungere alla loro cintura di strumenti negli ultimi due anni. I video di YouTube e Facebook stanno diventando dei must nel panorama del marketing digitale.
Il Search Engine Journal ha scoperto che i loro post su Facebook Live hanno restituito un coinvolgimento del 178% superiore alla media rispetto ai post regolari, e hanno aumentato il traffico di riferimento del 213% nei 2 mesi del loro studio.
Secondo il più recente Not Another State of Marketing Report di HubSpot, i due principali tipi di video sono quelli promozionali e di brand storytelling.
Perché? Beh, i marketer si affidano sempre di più ai video perché la gente li guarda sempre di più! Ecco alcune statistiche interessanti:
Non avete nemmeno bisogno di uno studio di registrazione professionale. La fotocamera dei vostri telefono è più che sufficiente per iniziare.
Cominciate ad esplorare YouTube, Facebook Live, LinkedIn Live, Animoto, Instagram, TikTok, Wistia, PowToon e molti altri.
I video pre-registrati erano il formato preferito un tempo, ma il pendolo sta decisamente oscillando verso lo streaming dal vivo. Facebook riporta che gli utenti guardano i video dal vivo 3 volte più a lungo di quelli pre-prodotti, mentre LinkedIn riporta che i video dal vivo ottengono 24 volte più commenti.
Il punto è che il video, che sia registrato o in live streaming, è una tattica sulla quale puntare sia nel B2C che nel B2B. E i netizen online amano guardarli e consumarli.
Perciò accontentateli.
La qualità conta ancora più della quantità, ma c'è stata una traiettoria crescente nella lunghezza degli articoli di blog negli ultimi anni. Ed il trend è solo destinato a continuare..
Secondo un sondaggio, il 68% dei marketer crede che una lunghezza media di 200-700 parole sia la lunghezza media ideale per i blog sui loro siti.
Nel 2021, gli esperti di HubSpot concordano nel suggerire un minimo di 2100 parole fino ad un massimo di 2400 parole per posizionarsi al meglio sui motori di ricerca e sfruttare una strategia di tipo SEO.
In un certo senso, potrebbe sembrare controintuitivo: i nostri tempi di attenzione stanno diventando più brevi, e saltiamo da una pagina all'altra, da un sito web all'altro. Ma le persone sono ancora disposte a investire il tempo per un post completo e ben scritto.
Basti ricordare che non stiamo parlando di parole per il bene delle parole. I consumatori vogliono qualità. Vogliono post dettagliati, rilevanti e utili. E non hanno paura di spendere un po' più del loro tempo leggendoli. Più parole = più successo, ma solo se quelle parole sono rilevanti.
Ricordate poi che vi sono anche altri trend che vale la pena di tenere d'occhio, come ad esempio l'interactive content e l'emergenza del micro-influencer marketing.
I trend arrivano e se ne vanno. Ma se volete veramente rimane un passo avanti alla concorrenza, è necessario sì restare al passo con i tempi, ma anche essere in grado di fare qualche previsione. È di questo che ci occuperemo nel blog successivo!